Ci troviamo in provincia di Cuneo, precisamente a Sanfront. A lato del bel paesello scorre il Po, di fronte spicca maestoso il Monviso.
Da sanfrontese mi rendo conto il posto sia poco valorizzato. Il turismo non è il nostro forte, nonostante le fortune che ci ritroviamo ad avere. Borgate, pareti per l’arrampicata, poco più su nella valle le Grotte Rio Martino.
I turisti che si ritrovano (spesso per caso purtroppo) nel territorio sanfrontese, e della valle Po in generale, si chiedono: “Ma perchè non sapevamo dell’esistenza di tutto questo ben di Dio?”… Perchè non valorizzare tutto ciò? Sicuramente la mancanza di fondi fa la parte del leone ma, componente tipica del cuneese è la paura di “perdere” il proprio territorio, paura del diverso, paura dell’estraneo, … comunque, non sono qui a fare lo psicologo.
Forse un viaggetto in Puglia, come avevo già detto in questo mio articolo (WeAreInPuglia: così si fa promozione turistica!) potrebbe servire a tutti quanti noi.
Qualcosa però, in quanto a valorizzazione, è stato fatto.
Balma Boves
A Sanfront (CN), tra le frazioni Rocchetta e Robella, riparata dalle rocce del Montebracco, esiste una piccola borgata-museo chiamata Balma Boves.
Acquistata dal Comune nel 2002, è stata ristrutturata e recuperata, riportando il luogo all’antico splendore. Un angolino magico che, arrivando dalla frazione Rocchetta, ci accoglie con una cascata ed un torrente attraversabile grazie ad un ponticello in legno.
Si entra così in un mondo parallelo, dove storia e costumi del territorio si mischiano ad una natura rigogliosa e verde.
Balma Boves è un angolino magico e verde, dove storia, natura e costumi di un tempo si uniscono emozionando il viaggiatore
La particolarità di questo borgo è la sua posizione geografica. Tutte le costruzioni hanno il tetto piatto e sono riparate sotto massi sporgenti (le Balme appunto) che le difendono dagli agenti atmosferici.
Si trattava (è stato abitato fino agli anni ’50) di un microcosmo indipendente dove trovavamo (e troviamo grazie a Sanfront ed ai Sanfrontesi) il forno, l’orto, la vigna, il granaio, la stalla, il lavatoio e tutti gli utensili necessari alla vita di campagna.
Per raggiungerla bastano 20-30 minuti di cammino dalla frazione Rocchetta e la visita è gratuita. È disponibile poi una visita guidata al costo di 3€ (2€ il biglietto ridotto per bambini 7-14 anni, >65 anni, docenti materie umanistiche).
Per avere maggiori info riguardo orari, prenotazioni e servizi visitate il sito Marcovaldo.it (a questo link).
Spero, con questo post di aver suscitato in voi un pochetto di curiosità. Sicuramente un posto Low Cost (come impone la nostra filosofia) da vedere. Per qualsiasi domanda, io sono qui. Ricordatevi, sono Sanfrontese 😉
PS: ringrazio per la foto di copertina Daniele Molineris.