Eccoci giunti al termine della prima tappa di questo viaggio… Dopo essere volati da Milano a Buenos Aires (facendo scalo a New York, scelta low cost che in questo caso a mio avviso è stata errata perché si perdono una ventina di ore rispetto ad un volo Roma – Buenos Aires diretto. Il volo è costato solo 575€ rispetto ai 700-800€ di un diretto ma, si sa, il tempo è denaro ed in questo caso il costo del biglietto viene ampliamento ripagato dal tempo speso aeroporto).
Dopo 45 ore di viaggio (eh si, proprio osi) siamo arrivati nella sera di giovedì a Freyre, il piccolo paesino di cui vi avevo accennato nel precedente post col quale la cittadina di barge (CN) si è gemellata.
Qui è stato un meraviglioso e rumoroso delirio, pieno di musica, persone e sorrisi che attendevano il nostro pullman scortato dal furgone lampeggiante dei bomberos (i vigili del fuoco locali).
Dopo aver salutato l’intera popolazione del paese ogni persona del gruppo è stata accompagnata nella propria famiglia ‘host’.
Qui un nuovo tripudio di allegria e solarità, accompagnato da una tavola ricca di prelibatezze locali.
E qui inzia la parte triste…. Le mie maniglie dell’amore e la panza che, in questi pochi giorni sono già lievitate alquanto 🙂
Scherzi a parte, le giornate sono trascorse rapide, calde e soleggiate, un sole che arrivava persino dal sorriso delle persone. Qui, noi piemontesi, siamo davvero venerati.
Tra cene, pranzi, musiche e ricordi questa prima parte del mio tour in Argentina è giunto al termine.
Con un pochino di malinconia questa notte siamo ripartiti in formazione ridotta (io, il mi babbo e la mia cuginetta) verso l’aeroporto Jorge Newbery di Buenos Aires, dal quale vi sto scrivendo, nell’attesa di partire per…
Eh eh, stay tuned viaggiatori. La prossima tappa sarà un vero pezzo forte.
A presto 🙂
Paolo